sabato 15 agosto 2015

ferragostosenzalatte

C’era una volta una ragazza di nome Guia, la giovane s’innamorò di un uomo di nome Luca fu un amore travolgente, una simbiosi, da quando lo aveva incontrato Guia camminava un metro da terra senza rendersi conto di quello che le accadeva in torno, degli anni che passavano o meglio di quelli se ne accorgeva ma era come quando sei bambina e stai facendo un gioco che ti piace, qualcuno ti chiama per dirti che è tempo di smettere di giocare e tu rispondi: “sì, lo so, ancora cinque minuti”.  E intanto il tempo passa.
Chiunque l’incontrasse esprimeva:” ma che bella coppia! Siete proprio belli da vedere.”
E lei si beava, perché sapeva di essere stata fortunata ad incontrarlo, c’era solo un momento della loro vita in cui non andavano d’accordo il ferragosto!
Motivo del contendere: il latte.
Si, proprio quell’alimento cosi innocente, perché Luca viveva come se esistessero ancora gli anni quaranta, cioè senza elettrodomestici, dichiarando che:” si, sono utili ma non indispensabili e poi non bisogna essere schiavi del consumismo”, Luca era sopra la norma e proprio per questo motivo aveva un modo tutto suo di vivere e Guia innamorata persa era comunque una ragazza pratica: “qual è il problema? In fondo basta comprare il latte la sera metterlo fuori la finestra e al mattino lo bevi!
Funzionava quasi sempre, tranne quando faceva molto caldo, oppure proprio a ferragosto perché una volta a ferragosto i negozi erano chiusi e Guia che se non prendeva il latte non apriva neanche gli occhi, quando arrivava ferragosto le giravano proprio le scatole.
Finché un giorno dopo anni di questa tiritera e svariati tentativi di acquistare un elettrodomestico Guia cominciò a notare che Luca faceva discorsi strani che lei non capiva e mentre in principio sarebbe stata ad ascoltarlo per ore, anche se adesso continuava ad ascoltarlo cercava anche di intervenire ma era come se fossero su due lunghezze d’onda differenti, non riuscivano a comunicare.
Un giorno Guia cominciò a sentirsi strana, come se si stesse svegliando da un piacevole torpore e scoprì tramite il gatto parlante di Luca …
Perché non ve l’ho detto che Luca aveva un gatto parlante?
Beh, effettivamente questo avrebbe dovuto insospettirla ma Guia era felice e quando sei felice vuoi esserlo per sempre.
Guia si accorse che Luca apparteneva in realtà ad una specie che non esiste più e che anzi forse lui era proprio l’ultimo esemplare vivente, di un OISHPA!
Guia chiese sorpresa:” e che cavolo è un OISHPA?” ma il gatto che era stato sempre un po’ opportunista disse: “se non sganci un’altra porzione di crocchette non parlo”.
Guia cedette, era troppo interessata e li gatto confessò: “L’OISHPA è un incrocio fra un filoso e un principe azzurro è un affabulatore, è buono, difende gli animali e di tanto in tanto quando incontra un animo puro in cui lui riconosce un sentimento sincero nei suoi riguardi la prende sotto la sua ala protettrice, regalandole la felicità e questa sei tu.
A volte qualcosa va storto e questa felicità può svanire”.
“E come posso fare per non farla svanire?”
“A questo non so rispondere, mi spiace anche se mi dai altre crocchette”
E si raggomitolò.
“E adesso!” pensò Guia.
“Bella domanda!” rispose il gatto.

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