domenica 9 agosto 2015

Concorso Wattpad Luglio 2015

Traccia#3 Do your best, forget the rest.

Gli occhiali di Milù
Non riusciva proprio a trovarli, eppure l’ultima volta li aveva visti in macchina, o forse li aveva portati su in casa? E allora dove potevano essere?
Sicuramente in qualche busta buttata sul divano, quello che ormai da quattro anni era diventato il suo armadio.

Presa dal nervosismo per la situazione in cui si trovava e non avendo voglia di aprire tutte le buste si sedette; cominciò a pensare quale fosse stato il suo primo paio di occhiali, quelli da vista se li ricordava benissimo erano a cerchio di colore nero, li aveva scelti da sola a tredici anni le sembravano quelli più originali e rimasero quelli per diversi anni, in fondo non serviva cambiarli.

Per quelli da sole c’era stato più movimento, il primo paio arrivò tardi dopo i vent'anni glieli regalò il suo amore: belli, d’argento con i vetri a specchio azzurri, li metteva sempre lo fece per anni quando cominciò a notare che si stavano scalfendo li conservò, non voleva sciuparli; qualche anno dopo decise che era venuto il momento di regalarsi un paio di occhiali da sole, da sola.

Senza spendere troppo però, era contraria per principio, andò in un negozio e fra quelli in offerta ne scelse un paio un po’ bombato color marroncino fuori e color ambra all'interno, al momento le sembrarono un po’ stretti: “poi cederanno” pensò, non cedettero mai.

Decisa a non spendere più soldi per occhiali, anche perché non ne aveva, ne prese un paio che suo fratello voleva buttare nonostante fossero costati una cifra solo perché si era rotto un vetro, diversamente da lei, lui, se ne fregava e spendeva senza pensarci più di tanto pur avendo la stessa situazione economica; decisa li portò da un ottico e fece cambiare il vetro ma non li portava spesso erano molto delicati non avevano montatura.

Fu il tempo del Vintage e Milù tirò fuori dal cassetto gli occhiali con i vetri a specchio, erano proprio attuali! Peccato per i poggi naso li portò in un negozio per sapere se si potessero cambiare dato che erano ingialliti, lui disse di sì, ci provò ma non ci riuscì si erano ossidati e si rischiava di spezzarli cosi non avrebbe più potuto indossarli, allora lasciò perdere.

Forse era quello il momento in cui doveva capire che era passato troppo tempo: gli occhiali si erano ingialliti!

Non aveva più un lavoro, tutti i sogni svaniti e quel divano che raccoglieva sempre più buste e lei che si sentiva ed era impotente non riusciva a reagire a cambiare le cose, ma come? Senza un soldo bucato?
Si rituffò a caccia degli occhiali, ormai senza non poteva più leggere, un nodo alla gola le fece mancare il respiro poi sentì una stretta allo stomaco come quando devi vomitare ma non era cibo, erano tutte le sue speranze proiettate in un futuro migliore deluse, non riusciva ad accettare la realtà nella quale si ritrovava e non faceva altro che piangere…
…eccoli finalmente.

Provò a immaginare come sarebbe stato poter preparare una valigia per il mare, solo una volta ancora: partire all'alba, come quando era bambina, arrivare nel piccolo paesino dove si villeggiava mentre tutti si stavano svegliando, respirare l’aria di salsedine e vedere il mare finalmente, azzurro cristallino e la sabbia bianca, pregustare il primo tuffo, l’odore della protezione solare e il giorno dopo quel dolce rossore che ti regala il sole quando comincia ad abbronzarti e mentre raggiungevi quella che sarebbe stata la tua casa per un mese, sentire crescere una strana sensazione che parte da dentro ed esplode sul tuo viso nel più bello dei sorrisi, apparentemente senza ragione, in realtà quello significa essere felici.

Quali occhiali avrebbe portato? Tutti!

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