lunedì 10 agosto 2015

Concorso Wattpad Luglio 2015

Traccia#1 Ciò che manca.        
Il Velo

-Luca, ehi Luca sono qui!
-Ciao sorellona come stai?
-Io bene, tu piuttosto ma riesci a mangiare in quel buco dove abiti?
-Dai Ele non cominciare anche tu come la mamma, sto facendo la gavetta lo sai è già tanto se al giornale mi pagano qualche pezzo che scrivo.
-Lo so, lo so è che mi preoccupo sei l’unico fratello che ho. Dai Sali in macchina.
-Pensavo di essere il tuo preferito?
-Scemo!
-E’ ancora lì!
-Non ricomincerai di nuovo con la storia di Melissa?
 Certo che è ancora lì, dove vuoi che vada, non esce mai, nessuno le parla, nessuno la vede, per quanto ne sappiamo potrebbe anche essere morta.
-Come no? Sai io alla storia che le manca un occhio non ci ho mai creduto.
-Lo so, lo so e come potrei dimenticarlo cinque anni fa ci hai dato il tormento con questa storia, quello che non capisco è come mai tu non abbia trovato mai il coraggio di bussare e chiederle: “gentile signorina Melissa è vero che le manca un occhio ed è per questo che le rare volte che l’hanno vista ha sempre un velo che le copre il viso e nessuno è mai riuscito a guardarla? Inoltre, si dice in giro che lei abbia poteri soprannaturali e chiunque abbia tentato di scorgere il suo sguardo ha avuto solo guai”.
Perché non hai suonato e glielo hai chiesto? Te la facevi sotto?
-Ma piantala, non la volevo disturbare, qualche rara volta che l’ho intravista sono rimasto incantato dai suoi movimenti, davvero Ele tu non l’hai mai vista è come se ti ipnotizzasse quando si muove.
-Pensa che scoop per il tuo giornale se risolvessi questo mistero?
-Figurati! Cosa vuoi che gliene importi, però mi hai dato un’idea. Dai accelera altrimenti la mamma chi la sente.
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-Che caldo oggi non si respira. Ok Luca, il discorsetto ce l’hai pronto, devi solo farti coraggio, questa cravatta è troppo stretta, suona: “Salve sono Luca Monti, lei non mi conosce scrivo per un piccolo giornale stiamo facendo un ricerca sulle persone che vivono da sole.”
Avanti… suona!
E se non mi aprisse?
E se le mancasse davvero un occhio e leggesse lo sconcerto sul mio viso?

-Chi è?
-Che voce dolce, forse non è lei? O mi sta già ipnotizzando?
-Chi è?
-Wow! Mi ha aperto.
- Salve sono Luca Monti, lei non mi conosce scrivo per un piccolo giornale…
-Si che ti conosco!
-Accidenti non riesco a vederle il viso, questo velo è davvero spesso ma come fa a vedere dove mettere i piedi?
-Mi conosce?
-Non di persona, leggevo i tuoi articoli sul giornale locale e ho continuato a seguirti anche dopo, cosa ti serve io non ricevo mai visite?
-Beh! Stiamo facendo un ricerca sulle persone che vivono da sole al giornale, io non conosco nessuno che vive da solo e cosi mi è venuta in mente lei, allora mi sono detto forse potrebbe rispondere a qualche domanda? In forma anonima, ovviamente!
-Non credo sia una buona idea, ciao.
-Non le far chiudere la porta.
-Ha detto che mi segue e vede se non scrivo questo pezzo il giornale non mi chiamerà più ed è già così difficile. Non vuole aiutarmi?
-Falle i tuoi occhi dolci Luca. Avanti, accidenti a questo velo non riesco a capire cosa pensa.
-Ok! Solo due domande.
-Com’è vivere da soli?
-Bello, se è una scelta ma ha i suoi alti e bassi.
-Si spieghi meglio?
-Beh| Va bene se ti piace stare per conto tuo ma se per esempio mi sento male, potrei morire e nessuno se ne accorgerebbe.
-Buttati Luca!
-Perché porta questo velo che le copre il viso? Non è un velo islamico? Dicono che sia perché le manca un occhio? E’ vero?
-Queste sono più di due domande, se non ti dispiace ho da fare.
-Ahi! Troppo frettoloso! Giocati la carta del pentito sincero.
-Scusi, sono stato troppo invadente, cercavo di capire com’era fatta e se fossero vere le voci su di lei? Io non ci ho mai creduto ma…per smentire, ci vogliono le prove.
-Vuoi le prove? Bene, mi toglierò il velo ma sei sicuro di essere pronto?
-Caspita! Allora è vero, non ha un occhio!
-Certamente!
-Ecco, adesso non resisto e svengo. Che figura! Accidenti che occhi altro che senza!
-Scusi signorina mi sento un po’ strano, mi gira la testa e non mi reggo in piedi…
-Lasciati andare Luca, non sai in che guaio ti sei cacciato fra poco dormirai un sonno eterno. Volevi sapere la mia vera storia e io te la racconto tanto non la potrai scrivere, purtroppo! Io sono una sirena, un giorno mi innamorai di un umano che mi ingannò facendomi credere che mi amasse, in realtà voleva solo catturarmi riuscì a sfuggirgli ma per potermi vendicare dovevo venire qui sulla terra scelsi il mio più grande potere e rinunciai agli altri ho rinunciato al canto ma ai miei occhi che catturano e uccidono no! Dovevo pur vendicarmi!
-Una sirena? Mi sento malissimo?
-Non opporre resistenza fra poco sarà tutto finito.
-Ma che cosa ho fatto di male, io volevo solo conoscerla…
-Si in fondo tu sei stato sincero, nessuno lo è con me, allora ti svelerò un altro piccolo segreto, se ti baciassi ti salverei ma non so se mi va di farlo, tu che ne pensi Luca? Luca! Luca!
-Luca mi senti? Ecco riprende colore.
-Che cosa è successo? La sirena mi ha salvato, mi ha baciato!
-Ma quale sirena giovanotto, ringrazi la signorina che vive in quella casa in fondo se non era per lei l’ha vista svenire per strada e ha chiamato i soccorsi, poi noi abbiamo chiamato il numero che per le chiamate urgenti ecco c’è anche sua sorella.
-Luca, bisogna starti dietro proprio come un bambino uscire sotto quel sole dopo tutto quello che hai mangiato!
-Ele, sai forse Melissa è una sirena…anche se non ne sono tanto sicuro!





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