Traccia#1
Ciò che manca.
Il Velo
-Luca, ehi
Luca sono qui!
-Ciao
sorellona come stai?
-Io bene, tu
piuttosto ma riesci a mangiare in quel buco dove abiti?
-Dai Ele non
cominciare anche tu come la mamma, sto facendo la gavetta lo sai è già tanto se
al giornale mi pagano qualche pezzo che scrivo.
-Lo so, lo
so è che mi preoccupo sei l’unico fratello che ho. Dai Sali in macchina.
-Pensavo di
essere il tuo preferito?
-Scemo!
-E’ ancora
lì!
-Non
ricomincerai di nuovo con la storia di Melissa?
Certo che è ancora lì, dove vuoi che vada, non
esce mai, nessuno le parla, nessuno la vede, per quanto ne sappiamo potrebbe
anche essere morta.
-Come no?
Sai io alla storia che le manca un occhio non ci ho mai creduto.
-Lo so, lo
so e come potrei dimenticarlo cinque anni fa ci hai dato il tormento con questa
storia, quello che non capisco è come mai tu non abbia trovato mai il coraggio
di bussare e chiederle: “gentile signorina Melissa è vero che le manca un
occhio ed è per questo che le rare volte che l’hanno vista ha sempre un velo
che le copre il viso e nessuno è mai riuscito a guardarla? Inoltre, si dice in
giro che lei abbia poteri soprannaturali e chiunque abbia tentato di scorgere
il suo sguardo ha avuto solo guai”.
Perché non
hai suonato e glielo hai chiesto? Te la facevi sotto?
-Ma
piantala, non la volevo disturbare, qualche rara volta che l’ho intravista sono
rimasto incantato dai suoi movimenti, davvero Ele tu non l’hai mai vista è come
se ti ipnotizzasse quando si muove.
-Pensa che
scoop per il tuo giornale se risolvessi questo mistero?
-Figurati!
Cosa vuoi che gliene importi, però mi hai dato un’idea. Dai accelera altrimenti
la mamma chi la sente.
---------------------------------------------------
-Che caldo oggi non si respira. Ok Luca, il discorsetto ce l’hai pronto, devi
solo farti coraggio, questa cravatta è troppo stretta, suona: “Salve sono Luca
Monti, lei non mi conosce scrivo per un piccolo giornale stiamo facendo un
ricerca sulle persone che vivono da sole.”
Avanti… suona!
E se non mi aprisse?
E se le mancasse davvero un occhio e
leggesse lo sconcerto sul mio viso?
-Chi è?
-Che voce dolce, forse non è lei? O mi sta
già ipnotizzando?
-Chi è?
-Wow! Mi ha aperto.
- Salve sono Luca Monti, lei non mi
conosce scrivo per un piccolo giornale…
-Si che ti
conosco!
-Accidenti non riesco a vederle il viso,
questo velo è davvero spesso ma come fa a vedere dove mettere i piedi?
-Mi conosce?
-Non di
persona, leggevo i tuoi articoli sul giornale locale e ho continuato a seguirti
anche dopo, cosa ti serve io non ricevo mai visite?
-Beh! Stiamo
facendo un ricerca sulle persone che vivono da sole al giornale, io non conosco
nessuno che vive da solo e cosi mi è venuta in mente lei, allora mi sono detto
forse potrebbe rispondere a qualche domanda? In forma anonima, ovviamente!
-Non credo
sia una buona idea, ciao.
-Non le far chiudere la porta.
-Ha detto
che mi segue e vede se non scrivo questo pezzo il giornale non mi chiamerà più
ed è già così difficile. Non vuole aiutarmi?
-Falle i tuoi occhi dolci Luca. Avanti,
accidenti a questo velo non riesco a capire cosa pensa.
-Ok! Solo
due domande.
-Com’è
vivere da soli?
-Bello, se è
una scelta ma ha i suoi alti e bassi.
-Si spieghi
meglio?
-Beh| Va
bene se ti piace stare per conto tuo ma se per esempio mi sento male, potrei
morire e nessuno se ne accorgerebbe.
-Buttati Luca!
-Perché
porta questo velo che le copre il viso? Non è un velo islamico? Dicono che sia
perché le manca un occhio? E’ vero?
-Queste sono
più di due domande, se non ti dispiace ho da fare.
-Ahi! Troppo frettoloso! Giocati la carta del
pentito sincero.
-Scusi, sono
stato troppo invadente, cercavo di capire com’era fatta e se fossero vere le
voci su di lei? Io non ci ho mai creduto ma…per smentire, ci vogliono le prove.
-Vuoi le
prove? Bene, mi toglierò il velo ma sei sicuro di essere pronto?
-Caspita! Allora è vero, non ha un occhio!
-Certamente!
-Ecco, adesso non resisto e svengo. Che
figura! Accidenti che occhi altro che senza!
-Scusi
signorina mi sento un po’ strano, mi gira la testa e non mi reggo in piedi…
-Lasciati andare
Luca, non sai in che guaio ti sei cacciato fra poco dormirai un sonno eterno.
Volevi sapere la mia vera storia e io te la racconto tanto non la potrai
scrivere, purtroppo! Io sono una sirena, un giorno mi innamorai di un umano che
mi ingannò facendomi credere che mi amasse, in realtà voleva solo catturarmi
riuscì a sfuggirgli ma per potermi vendicare dovevo venire qui sulla terra
scelsi il mio più grande potere e rinunciai agli altri ho rinunciato al canto
ma ai miei occhi che catturano e uccidono no! Dovevo pur vendicarmi!
-Una sirena?
Mi sento malissimo?
-Non opporre
resistenza fra poco sarà tutto finito.
-Ma che cosa
ho fatto di male, io volevo solo conoscerla…
-Si in fondo
tu sei stato sincero, nessuno lo è con me, allora ti svelerò un altro piccolo
segreto, se ti baciassi ti salverei ma non so se mi va di farlo, tu che ne
pensi Luca? Luca! Luca!
-Luca mi
senti? Ecco riprende colore.
-Che cosa è
successo? La sirena mi ha salvato, mi ha baciato!
-Ma quale
sirena giovanotto, ringrazi la signorina che vive in quella casa in fondo se
non era per lei l’ha vista svenire per strada e ha chiamato i soccorsi, poi noi
abbiamo chiamato il numero che per le chiamate urgenti ecco c’è anche sua
sorella.
-Luca,
bisogna starti dietro proprio come un bambino uscire sotto quel sole dopo tutto
quello che hai mangiato!
-Ele, sai
forse Melissa è una sirena…anche se non ne sono tanto sicuro!
Nessun commento:
Posta un commento