“Annie” 10/02/2015
Annie si chiedeva…
Ma quante domande si faceva? Poteva
sembrare un gioco ma in realtà il tempo delle domande era finito da un pezzo ma
lei continuava a rigirarci su, si contorceva sempre sulle stesse domande.
Era riuscita mai a dare una
risposta?
...tante risposte, solo che non
le piacevano, non riusciva a far combaciare la realtà con il film che si era
costruita nella sua mente ma in fondo anche questo non era proprio vero,
credere in qualcosa, adoperarsi perché questo qualcosa si realizzi è farsi un
film?
Risposta: NO!
Il problema semmai sorge nel
momento in cui non riesci a realizzare il tuo progetto, ti guardi in torno vedi
che il tempo è passato e tu non hai molte chance di realizzare altro, perché non
hai tempo, perché intanto il mondo è cambiato e ti rendi conto che tu, in
questo mondo, non esisti.
PUNTO.
Semplicemente,
Annie non ce la faceva più, non aveva una prospettiva, non aveva più la forza
di credere in niente perché aveva vissuto sempre cosi, sperando di raggiungere
un obbiettivo e ora le sembrava di doversi sforzare il doppio ma solo per
sopravvivere non per realizzare il suo sogno.
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