sabato 28 febbraio 2015

MICHELA

Ecco la famiglia del Sabato, la madre che cerca di fare la spesa spendendo il meno possibile avendo la migliore qualità possibile, come se fosse possibile avere una qualità decente qui dentro.
Oggi si è truccata, sta molto meglio cosi, però troppa terra sembra una Sioux.
La bimba è abbastanza educata non come quelle che girano qui dentro, il maschio è odioso uguale al padre diventerà sicuramente come lui rozzo, attento solo a se stesso e non al bene della famiglia.
“Tesoro non ti appoggiare al nastro altrimenti il carrello non scorre”
“Dennis, stai fermo: Nicola chiamati a Dennis”
Si, come no Nicola pensa proprio a Dennis, sta da un’ora a guardare il seno di Sara, peccato che io gli blocchi la visuale contando la sua spesa…beep, beep, beep,
“Buste? Sono trentanove e ventisette, grazie a rivederci”
Ah, mi sei mancato perché vieni solo a comprare la birra? Bruno, occhi nocciola, peccato…solo birra, ciao.
“Buongiorno, Signorina”
Ah, rieccolo.
“Signora, sono sposata, gliel’ho già detto, si faccia avanti Signore il nastro si è bloccato…dannato aggeggio e muoviti, oh ecco”
“Eccezionale, se ho qualche problema a casa la chiamerò”
Si, aspetta e spera citrullo.
“Buste? Sono diciannove e cinquanta, grazie”
“Le buste ce l’ho già”
“Bene”
Figuriamoci, questa spende quindici euro per il salmone, dieci per le uova di pesce poi vuole risparmiare cinque centesimi per la busta, per carità! Magari lo mangiasse, no lo usa per farsi la crema del viso, me lo ha detto lei che poi che crema è, boh!
Ed ecco il mio mistero, questa ragazza: carina, se si curasse di più lo sarebbe di certo, viene sempre da sola è sempre triste, molte volte ho il sospetto che abbia appena pianto, ha sempre gli stessi abiti però a volte sorride e quando lo fa mi sembra di vedere il viso di una bambina.
“Busta? Otto e trenta, grazie.”
Ciao cara e stai su… se non la vedessi più, dovrei preoccuparmi?

“Signorina, signorina ma mi ascolta li prendete i Ticket?”

venerdì 27 febbraio 2015

ATTRAVERSARE / NEGAZIONE

Attraversare – passare attraverso –
Lasciarsi attraversare dal dolore è come essere investiti da un malessere sentirlo in ogni parte del tuo corpo anche in posti che non sapevi di avere è come far passare una o più unità sottili da una parte all’altra di te stessa e non essere capace di reagire.

Negazione – contrario di affermare –
E’ paragonabile alla prima fase dell’elaborazione di un dolore rifiutare l’accaduto è come una forma di difesa, primitivo ma funzionale che dovrebbe servire ad elaborare sentimenti destabilizzanti e riuscire ad affrontare la fase successiva:
la rabbia, il patteggiamento, la depressione…l’accettazione.



Se ho passato tutte le fasi?

Credo di sì, ma da come ho letto, alcune possono ripresentarsi, credo di essere intrappolata nelle maglie di alcune di esse ma bisogna sciogliersi perché altrimenti non si va avanti anzi, la vita va avanti e tu resti indietro.

giovedì 26 febbraio 2015

Eckhart Tolle
Il potere di adesso

Anche quando il cielo è coperto, il sole non è scomparso.
È ancora lì dall’altra parte delle nuvole.

Ehi, lassu' c'è nessunoooooo?


Ehi, lassu' c'è nessunoooo? 

martedì 24 febbraio 2015

“Annie” 24/02/2015

E’ peggio vivere con il rimpianto di non aver fatto delle scelte e star lì tutta la vita a rimuginarci su?
O vivere nella brutta copia di quella che era la tua vita.
Oppure guardare in faccia la realtà e rendersi conto di non essere stata capace di riconoscere i segnali, o meglio di averli visti ma di non sapere come cambiare rotta, credendo di rimanere fedele a un impegno preso e invece sentirsi dire che in fondo non mi sono mai impegnata.
Diciamo che avevo attraversato tutte e tre le fasi, anzi che c’ero ancora dentro ma ancora non riuscivo a cambiare direzione.
Beh, a parole sembra semplice ma poi nei fatti, non è cosi.
Una delle cose che mi è stata sempre rinfacciata è che vedo troppi film, in fondo credo che abbia ragione, eppure per ironia lui deve ringraziare questo mio modo di vedere la mia vita come un film se siamo rimasti tanto tempo insieme, quel voler cercare a tutti i costi una strada per stare insieme attraverso le difficoltà.
Quello stringere i denti credendo che fosse destino il nostro stare insieme a tal punto che poi mi sono anche chiesta, ma è possibile che io da un certo punto in poi mi sia girata un film, dove io ero la protagonista…diciamo la coprotagonista certamente “l’aiuto” sceneggiatrice e “l’aiuto” regista e poi a un tratto quando “l’aiuto” si è stancata e voleva avanzare di grado o nella regia o nella sceneggiatura è stata subito messa al suo posto e lei che pensava che fino a quel momento avesse fatto parte della squadra cominciava a ricredersi, dovendo anche affrontare una problematica molto più grande, la realtà.
Ho lottato cercando di far valere le mie ragioni ma la risposta è sempre la stessa,
Hai mai girato un film da sola? No.
Hai mai scritto una sceneggiatura da sola? No.

E allora torna al tuo posto…ma il tuo posto non può essere più quello di prima.

lunedì 23 febbraio 2015

Il Giardino dei Finzi Contini


...davvero cari non saprei dirvelo
attraverso quali
strade cosi di lontano
io sia riuscito dopo talmente
tanto tempo a tornare.
Vi dirò soltanto che mi lasciai
pilotare nel buio
da qualcheduno che m'aveva
preso in silenzio per la
mano.
Giorgio Bassani.

domenica 22 febbraio 2015

Orizzonte. 



Sogno d'Amore
 
Se dovessi inventarmi il sogno
del mio amore per te
penserei a un saluto
di baci focosi
alla veduta di un orizzonte spaccato
e a un cane
che si lecca le ferite
sotto il tavolo.
Non vedo niente però
nel nostro amore
che sia l'assoluto di un abbraccio gioioso
Alda Merini






sabato 21 febbraio 2015

Speranza...



« La speranza è il solo bene che è comune a tutti gli uomini, e anche coloro che non hanno più nulla la possiedono ancora »

La speranza è la fiduciosa attesa di un bene che quanto più desiderato tanto più colora l'aspettativa di timore o paura per la sua mancata realizzazione

venerdì 20 febbraio 2015

Hermann Hesse



I dolori, le delusioni e la malinconia
non sono fatti per renderci scontenti e toglierci valore e dignità,
ma per maturarci.

Herman Hesse

mercoledì 18 febbraio 2015

martedì 17 febbraio 2015

TenTaTivi...


Che cosa sarebbe la vita se non avessimo il coraggio di fare tentativi? 
V. Van Gog

E quando la tua vita è solo un insieme di tentativi?

domenica 15 febbraio 2015

La Storia di Nunzia

Loro pensano che io non sia buona a nulla, anzi tutti compresa mia sorella, credono che io sia una scema, cosa crede anche lei che io non ce l’ho le amiche, ci sono solo che si sono sposate tutte, con chi posso uscire, va bè che anche prima non è che uscissi molto, in verità non sono mai uscita se non per andare alle feste di famiglia, io ci andavo volentieri, prima perché mi faceva piacere incontrare i miei parenti poi però mi sono accorta che anche loro mi guardano senza interesse, ogni cosa che dico rispondono:
 “Si, si” senza ascoltarmi, una volta alla festa di fidanzamento di mio cugino mi sono avvicinata e gli ho detto: “come è brutta sta cravatta”
e lui: “Si, si, grazie, grazie” poi mia sorella si è avvicinata e gli ha detto: “ Stai proprio bene, e che bella cravatta!”
e lui: “Ti piace? L’ho comprata proprio per l’occasione”.
A volte mi sento come se non esistessi e mio padre mi tratta come se avessi diciotto anni invece ne ho trentotto e non mi sono mai mossa da qui, passo il mio tempo libero, affacciata al balcone, cioè quando ho finito di rassettare, lavare, stirare, cucinare, di nuovo pulire dopo aver cucinato mi affaccio al balcone che non si affaccia sulla strada ma all’interno di un cancello dal quale vedo solo traffico, quando c’è, altrimenti la domenica mentre pulisco la cucina, vedo le persone che vanno a mangiare nel ristorante di fronte, sembrano tutti allegri, ben vestiti, e io invece sempre chiusa qui e se provo a rispondere a mio padre mi riempie di “scema” e poi mi prende in giro, dopo tutto quello che faccio per lui, poi davanti agli altri, facciamo finta che andiamo d’accordo, suonano...e mò chi è?

“Nunzia, Nunzia sono Maria apri, che stai facendo?”
“Eh, un momento, mi sto facendo la tintura!”
“E che te la fai a fare, non perdere tempo, va ad aiutare papà a prendere la legna”
“E come ci vado adesso con la tintura in testa, vacci tu”
“E chi ti vede, io devo uscire anzi quando hai finito, vai sopra da me e stendimi la lavatrice.”

Ecco, tutti contro di me mio padre è il Re e quest’altra è Madama la Marchesa

Ta, tataratata, ta ta, bum, bum, bum

Oh Dio, che paura, devono essere stati quei delinquenti dei figli di mia sorella, passano tutto il tempo a sparare le botte di Capodanno fuori la mia finestra, solo per spaventarmi e ma mò vi faccio vedere io a tutti, ecco qua, mio padre non se n’è neanche accorto che gli mancava la benzina,
mò lo devo fare, mò che sono usciti tutti…
è Domenica pomeriggio mio padre è andato da Don Peppe a giocare a carte, mia sorella e l’allegra famigliola sono dalla suocera e io se me ne vado per i campi forse non mi vede nessuno, certo dal ristorante a un certo punto noteranno qualcosa e chiameranno i pompieri ma con un po’ di fortuna sarò già alla stazione se corro, forse ce la faccio prima che chiude chiederò a qualcuno come fare, vado a Napoli un po’ di soldi ce li ho li nascondevo quando facevo la spesa, a mio padre a mia sorella, qualche volta ho fatto anche finta di perderli, non spesso però altrimenti non mi ci mandavano più, mi pago l’albergo e mi metto a fare la cameriera, poi quando ho finito, torno in albergo mi cambio e vado a fare una passeggiata sul lungo mare e poi…
e poi niente, vado mi metto lì e respiro il mare.

E’ tutto pronto devo solo accendere il camino e da lì è pronta la scia di benzina per tutta la casa,

anche quella di mia sorella, tanto c’ho le chiavi.

sabato 14 febbraio 2015

Kierkegaard


La Vita può essere capita solo all'indietro, 
                                                         ma va vissuta in avanti. (Sören Kierkegaard)

venerdì 13 febbraio 2015

QUADRATURA O CHIUSURA DEL CERCHIO??

"La quadratura del cerchio, assieme al problema della trisezione dell'angolo e a quello della duplicazione del cubo, è un problema classico della matematica (più precisamente della geometria) greca, il cui scopo è costruire un quadrato che abbia la stessa area di un dato cerchio, con uso esclusivo di riga e compasso.Wikipedia

Quando si dice “cercare la quadratura del cerchio” si intende cercare la soluzione ideale per un certo problema, ma vuol dire anche tentare l’impossibile poiché il problema da risolvere è troppo difficile e la ricerca di una soluzione soltanto mera illusione

O Bisogna accontentarsi???

giovedì 12 febbraio 2015

PIU' CONOSCO GLI UOMINI PIU' AMO GLI ANIMALI - Oscar Wilde

Papera Mandarina

E' PROPRIO VERO MA NON LO SAI FINO A QUANDO NON LO PROVI SULLA TUA PELLE.
Poi ci sono le eccezioni.

IL LEONE CHRISTIAN

mercoledì 11 febbraio 2015

Il Carrozzone




Il carrozzone va avanti da sé, 
con le regine, i suoi fanti, i suoi re… 
Ridi buffone, per scaramanzia, 
così la morte va via 
Musica, gente, cantate che poi 
Uno alla volta si scende anche noi… 
Sotto a chi tocca… in doppiopetto blu 
Una mattina sei sceso anche tu! 
Bella la vita che se ne va… 
Un fiore, un cielo, la tua ricca povertà 
Il pane caldo, la tua poesia… 
Tu che stringevi la tua mano nella mia! 
Bella la vita, dicevi tu 
È un po' mignotta e va con tutti, sì però… 
Però, però…proprio sul meglio, t'ha detto no! 
E il carrozzone prende la via, 
facce truccate di malinconia.. 
Tempo per piangere, no, non ce n'è, 
tutto continua anche senza di te.. 
Bella la vita che sene va… 
Vecchi cortili dove il tempo non ha età, 
i nostri sogni, la fantasia … 
ridevi forte e le paura era allegria! 
Bella la vita, dicevi tu, 
e t'ha imbrogliato e t'ha fottuto, proprio tu!!! 
Con le regine, con i suoi re, 
il carrozzone va avanti da se


Renato Zero

martedì 10 febbraio 2015

“Annie” 10/02/2015

Annie si chiedeva…
Ma quante domande si faceva? Poteva sembrare un gioco ma in realtà il tempo delle domande era finito da un pezzo ma lei continuava a rigirarci su, si contorceva sempre sulle stesse domande.
Era riuscita mai a dare una risposta?

...tante risposte, solo che non le piacevano, non riusciva a far combaciare la realtà con il film che si era costruita nella sua mente ma in fondo anche questo non era proprio vero, credere in qualcosa, adoperarsi perché questo qualcosa si realizzi è farsi un film?

Risposta: NO!
Il problema semmai sorge nel momento in cui non riesci a realizzare il tuo progetto, ti guardi in torno vedi che il tempo è passato e tu non hai molte chance di realizzare altro, perché non hai tempo, perché intanto il mondo è cambiato e ti rendi conto che tu, in questo mondo, non esisti.
PUNTO.
Semplicemente, Annie non ce la faceva più, non aveva una prospettiva, non aveva più la forza di credere in niente perché aveva vissuto sempre cosi, sperando di raggiungere un obbiettivo e ora le sembrava di doversi sforzare il doppio ma solo per sopravvivere non per realizzare il suo sogno.

venerdì 6 febbraio 2015

VITE SOSPESE.

Esistono tanti modi, per definire delle Vite Sospese, 
chi non ha nulla,
chi spera di essere curato con le staminali,
chi cerca aiuto in paese straniero,
chi è precario e non riesce a costruire il proprio futuro,
chi ...
ci sono tanti chi, tante situazioni, tante persone, la cosa più dolorosa è sentirsi impotente, già per se stessi, figuriamoci riuscire ad aiutare gli altri.



Vite Sospese è anche un titolo di un Film Uscito nel 1992 sulla guerra e sull'amore ricordo la prima volta che vidi la locandina ero a Parigi in gita con la scuola, all'epoca non credevo che quello sarebbe stato l'unico viaggio vero che avrei fatto

e che a distanza di decenni la Mia Vita Fosse Ancora Sospesa.

giovedì 5 febbraio 2015

COME E' DIFFICILE FARE IL NIDO!


Sembra facile costruire il proprio nido, c'è chi ci mette una vita intera, a volte anche senza riuscirci.   

martedì 3 febbraio 2015

POZZANGHERE.
















A TE, CHE CAMMINI COMODAMENTE IN MACCHINA, POTREI DIRE UN SUV (CON IL DISPREZZO CHE L’ACCOMPAGNA) MA QUI PARLIAMO DI QUALSIASI MACCHINA,
RICORDA CHE UN GIORNO ANCHE TU, DI PUNTO IN BIANCO POTRESTI ESSERE COSTRETTO A FARE LE TUE COMMISSIONI A PIEDI, SE AVRAI ANCORA DELLE COMMISSIONI DA FARE…
TI DOVRAI PREOCCUPARE DI CAPIRE DURANTE UNA GIORNATA DI PIOGGIA,
QUANDO TI CONVIENE USCIRE, ANCHE PER PRENDERE SOLO IL LATTE, PERCHE’ SE NON ESCI TU, NON C’E’ NESSUNO CHE LO FA AL POSTO TUO, ANCHE SE SEI MALATO, E NONOSTANTE QUESTO, TI SCOPRI AD ESSERE FORTUNATO PERCHE’ IL LATTE LO PUOI ANCORA COMPRARE MA SOPRATTUTTO HAI UN POSTO ASCIUTTO E CALDO DOVE TORNARE E POTERLO RISCALDARE ANCHE SE NON HAI PIU’ LA MACCHINA.
E ALLORA TI FARA’ PIACERE SE LUNGO IL TRAGITTO, PER FORTUNA (QUANTA FORTUNA CI VUOLE NELLA VITA?!) BREVE, QUALCHE AUTOMOBILISTA “UMANO” GUARDANDOTI CAMMINARE SOTTO LA PIOGGIA, RALLENTERA’ PER EVITARE CHE LA POZZANGHERA LUNGO IL MARCIAPIEDE TI SOMMERGA AL SUO PASSARE.

ALLORA E SOLO ALLORA BENEDIRAI QUELL’AUTOMOBILISTA E MALEDIRAI TUTTI GLI ALTRI… E ANCHE UN PO’ TE STESSO, QUANDO ERI UN’AUTOMOBILISTA.

lunedì 2 febbraio 2015

TRENTA RACCONTI 
DA NAVI IN BOTTIGLIA 
E QUATTRO INEDITI.

Dottor Adesso


Ci ha lavorato per anni, poi ha trovato la formula. Ha scoperto il siero anti-nostalgia.
Basta una fiala, anche meno se la vita è stata avara di emozioni. Il risultato è assicurato, i rimpianti cancellati...

...E’ diventato ricchissimo il dottor Adesso, grazie a quell'invenzione. Non c’è una sola persona al mondo che non abbia usato almeno una volta il suo siero, molti si sono addirittura assuefatti: troppi furti hanno subito dal loro destino...

...Naturale quindi che al dottor Adesso venga assegnato il Nobel per la scienza.
Eccolo lì, davanti alla sala gremita di abiti scuri e volti chiari, al microfono per ringraziare il mondo e la Comunità scientifica.
Ed eccolo senza parole, guardare un bambino seduto sulle ginocchia di un uomo che ha, più o meno, la sua stessa età.
Lo guarda, tace e scuote la testa, lentamente, come lento è il sorriso che affiora «Scusate», dice,
«era un bluff. Non funziona. Il mio siero non elimina la nostalgia più forte: quella delle cose che si sono desiderate senza mai ottenerle. Per quelle perdute non occorre il mio siero, basta la rassegnazione, ma per quelle solo sognate, non c’è antidoto».

E si risiede con quel sorriso fuori tempo, felice di riperdersi in un mondo che non è mai stato.

Gabriele Romagnoli

domenica 1 febbraio 2015

“Annie” 01/02/2015

Rieccoci al punto di partenza due anni e si ritrovavano esattamente dove tutto era cominciato,
le stesse problematiche,
gli stessi discorsi, in mezzo le cose non risolte,
le parole non dette ma soprattutto quelle dette,
la distanza che sembra incolmabile,
la consapevolezza di volersi “profondamente” bene e che altro tempo era passato,
il mondo che continua a girare e che non si accorge se tu sei vivo o sei morto, anzi se ne frega;
tu che vorresti fare ma ti senti come una che ha sempre sperato ma poi non ha realizzato niente,
ed ora era come non avere più la  forza di credere in niente, forse perché non sopporteresti un’altra delusione.
Soprattutto Annie si chiedeva come ci era arrivata a questo stadio e soprattutto come poteva uscirne, cosa poteva fare?
Visto che tutto quello che proponeva a Liam sembravano delle emerite s…….
Del resto forse lui era più realista visto che si era barcamenato sempre da solo nella vita e soprattutto negli ultimi due anni l’aveva fatto sentire enormemente solo.
Ecco, l’unica cosa che aveva capito era stata come si doveva essere sentito lui in tutti questi anni che aveva vissuto da solo, cosa significa essere soli ad affrontare la vita, ammetteva di non essere stata d’aiuto…
Era crollata, e per quanto l’equilibrio lo devi trovare da sola, una mano dalla vita ti serve, altrimenti non puoi farcela…
Eccolo il punto, di partenza? Forse d’arrivo? D’arrivo per una nuova partenza?
Le ritornava in mente la frase di Claudia anzi la stava ossessionando:

“per vedere se c’è la fai, non puoi provare l’acqua, devi buttarti”!