venerdì 1 maggio 2015

ROSANNA

Oggi è il primo maggio, sono uscita come al solito per prendere il latte e ho voluto comprare anche un dolce per sottolineare la giornata, una volta mi piaceva questa giornata, ero felice che esistesse e che si potesse dedicare un giorno di riposo a chi con fatica lavorava tutti i giorni me compresa ed era questo il significato che io gli davo.
Quando ancora lavoravo l’avrei comprato con i miei soldi, oggi ho utilizzato quelli del mio…
non so più come definirlo; il termine giusto adesso sarebbe: “compagno”, ma non dormiamo insieme da parecchio;
“fidanzato”, “promesso sposo”, una volta e forse solo per me;
 “marito”, ”padre dei miei figli”? Macché!

Riflettevo su come cambiano i rapporti, su come questa persona era stato tutte quelle figure insieme e sul perché fra di noi non funzionava più, non ho risposte ma comincio a chiedermi se sono io ad avere troppe aspettative oppure uno si deve accontentare anche se non è felice?

E soprattutto perché si incontrano determinate persone, si è felici fino all'inverosimile e poi si arriva a questo? La domanda è: perché l’ho incontrato, se poi adesso non riesco neanche a parlargli? Qual è il motivo? Se poi dobbiamo per forza scegliere di stare da soli? Mah!

E poi, perché una volta il primo maggio i negozi erano chiusi e si percepiva il giorno di festa, invece stamani un giorno come un altro, tutti aperti. Vorrei riuscire a percepire il momento esatto in cui c'è stato il cambio.

C’era un gran sole fuori e avrei voluto dire come nella canzone “sono uscito e fuori c’era un grande sole e non ho più pensato a tutte queste cose” ma non è cosi, in realtà mi sono sentita morire, una sensazione che mi accompagna ormai da parecchio, troppo tempo. 

Nessun commento:

Posta un commento