ROSANNA
Oggi è il primo maggio,
sono uscita come al solito per prendere il latte e ho voluto comprare anche un
dolce per sottolineare la giornata, una volta mi piaceva questa giornata, ero
felice che esistesse e che si potesse dedicare un giorno di riposo a chi con
fatica lavorava tutti i giorni me compresa ed era questo il significato che io
gli davo.
Quando ancora lavoravo l’avrei
comprato con i miei soldi, oggi ho utilizzato quelli del mio…
non so più come
definirlo; il termine giusto adesso sarebbe: “compagno”, ma non dormiamo
insieme da parecchio;
“fidanzato”, “promesso
sposo”, una volta e forse solo per me;
“marito”, ”padre dei miei figli”? Macché!
Riflettevo su come
cambiano i rapporti, su come questa persona era stato tutte quelle figure
insieme e sul perché fra di noi non funzionava più, non ho risposte ma comincio
a chiedermi se sono io ad avere troppe aspettative oppure uno si deve
accontentare anche se non è felice?
E soprattutto perché si
incontrano determinate persone, si è felici fino all'inverosimile e poi si
arriva a questo? La domanda è: perché l’ho incontrato, se poi adesso non riesco
neanche a parlargli? Qual è il motivo? Se poi dobbiamo per forza scegliere di
stare da soli? Mah!
E poi, perché una volta
il primo maggio i negozi erano chiusi e si percepiva il giorno di festa, invece
stamani un giorno come un altro, tutti aperti. Vorrei riuscire a percepire il
momento esatto in cui c'è stato il cambio.
C’era un gran sole fuori
e avrei voluto dire come nella canzone “sono
uscito e fuori c’era un grande sole e non ho più pensato a tutte queste cose”
ma non è cosi, in realtà mi sono sentita morire, una sensazione che mi
accompagna ormai da parecchio, troppo tempo.
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