martedì 30 dicembre 2014

TEMPO 30-12-2014

Tempo – Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e 
                sono in rapporto l’uno con l’altro.
Tempo - Scansione ciclica e periodica – ciclo biologico, il succedersi del giorno e della note, il 
               ciclo delle stagioni, della coscienza, e della percezione.
Tempo - Successione di eventi costituiti dal verificarsi di un dato fenomeno che si ripete 
               uguale a se stesso.
Tempo - Diviso in giorni, ore, minuti primi e secondi.





lunedì 29 dicembre 2014

#BARCOLLOMANONMOLLO

A tutti quelli che ci credono ancora, nonostante tutto.
A tutti quelli che ancora non hanno trovato un approdo.
A chi un approdo c’è l’ha ma vorrebbe essere altrove.
A chi ha speso tutta la vita per il benessere dei figli, dimenticando il proprio io.
A chi ce la mette tutta ma… non basta, non basta Mai.
A chi dedica il proprio tempo per aiutare gli altri, nonostante egli per primo 
avrebbe bisogno di aiuto.
A chi aiuta gli animali in difficoltà ma anche non in difficoltà…purché non siano esseri umani.
A chi sa ancora emozionarsi di fronte a una pianta che torna a fiorire.
A chi sa guardarsi ancora negli occhi e riuscire ad andare nella stessa direzione.
A chi sa ancora commuoversi guardando negli occhi di un animale.
A chi ha superato un brutto periodo e finalmente riesce a intravedere un nuovo giorno.
A te, a me, a tutti voi, questo è il mio modo di affrontare un nuovo anno che inizia,
Unitevi a me e aggiungete il vostro grido…se vi riconoscete.


#BARCOLLOMANONMOLLO

domenica 28 dicembre 2014

OMBRA.

Sola, fra la mia ombra e il mondo intorno, spoglio.
Un incomprensibile teatro semantico, mi avvolge e mi confonde.
Muta, sulle pareti della mia anima disegno note inesistenti e chiavi
Che aprono mondi sconosciuti dell’anima.
Sole, io e la mia ombra. Vaghiamo.



Penelope Queiroz, ASSENZA ED ESSENZA

sabato 27 dicembre 2014

 AUGURI SCOMODI                                                                            
Carissimi non obbedirei al mio dovere di vescovo se vi dicessi “Buon Natale” senza darvi disturbo.
Io, invece, vi voglio infastidire. Non sopporto infatti lÂ’idea di dover rivolgere auguri innocui, formali, imposti dalla routine di calendario.
Mi lusinga addirittura lÂ’ipotesi che qualcuno li respinga al mittente come indesiderati.
Tanti auguri scomodi, allora, miei cari fratelli!
Gesù che nasce per amore vi dia la nausea di una vita egoista, assurda, senza spinte verticali
e vi conceda di inventarvi una vita carica di donazione, di preghiera, di silenzio, di coraggio.
Il Bambino che dorme sulla paglia vi tolga il sonno e faccia sentire il guanciale del vostro letto duro come un macigno, finché non avrete dato ospitalità a uno sfrattato, a un marocchino, a un povero di passaggio.
Dio che diventa uomo vi faccia sentire dei vermi ogni volta che la vostra carriera diventa idolo della vostra vita, il sorpasso, il progetto dei vostri giorni, la schiena del prossimo, strumento delle vostre scalate.
Maria, che trova solo nello sterco degli animali la culla dove deporre con tenerezza il frutto del suo grembo, vi costringa con i suoi occhi feriti a sospendere lo struggimento di tutte le nenie natalizie, finché la vostra coscienza ipocrita accetterà che il bidone della spazzatura, l’inceneritore di una clinica diventino tomba senza croce di una vita soppressa.
Giuseppe, che nell’affronto di mille porte chiuse è il simbolo di tutte le delusioni paterne, disturbi le sbornie dei vostri cenoni, rimproveri i tepori delle vostre tombolate, provochi corti circuiti allo spreco delle vostre luminarie, fino a quando non vi lascerete mettere in crisi dalla sofferenza di tanti genitori che versano lacrime segrete per i loro figli senza fortuna, senza salute, senza lavoro.
Gli angeli che annunciano la pace portino ancora guerra alla vostra sonnolenta tranquillità incapace di vedere che poco più lontano di una spanna, con l’aggravante del vostro complice silenzio, si consumano ingiustizie, si sfratta la gente, si fabbricano armi, si militarizza la terra degli umili, si condannano popoli allo sterminio della fame.
I Poveri che accorrono alla grotta, mentre i potenti tramano nell’oscurità e la città dorme nell’indifferenza, vi facciano capire che, se anche voi volete vedere “una gran luce” dovete partire dagli ultimi.
Che le elemosine di chi gioca sulla pelle della gente sono tranquillanti inutili.
Che le pellicce comprate con le tredicesime di stipendi multipli fanno bella figura, ma non scaldano.
Che i ritardi dellÂ’edilizia popolare sono atti di sacrilegio, se provocati da speculazioni corporative.
I pastori che vegliano nella notte, “facendo la guardia al gregge ”, e scrutano l’aurora,
vi diano il senso della storia, lÂ’ebbrezza delle attese, il gaudio dellÂ’abbandono in Dio.
E vi ispirino il desiderio profondo di vivere poveri che è poi l’unico modo per morire ricchi.
Buon Natale! Sul nostro vecchio mondo che muore, nasca la speranza.

                                                                                   Tonino Bello

mercoledì 24 dicembre 2014

“Annie” 

Annie continuava a chiederselo aveva veramente senso ciò che voleva dire a Liam, oppure lui aveva ragione e Lei stava per perdere l’ultima occasione per restare insieme a lui?
Non lo sapeva ma sapeva che continuare cosi per Lei, non aveva molto senso.
E poi facendo un excursus delle vicende, si chiedeva, se doveva finire cosi, che senso avrebbe avuto incontrarlo?
Perché farla vivere ad un metro da terra per tanti anni, se poi si doveva svegliare e cadere cosi bruscamente con il sedere a terra.

La ragione continuava a dirle che ormai era tardi, e vista la situazione, tanto valeva restare dov’era, eppure c’era qualcosa che le diceva che quella era la scelta sbagliata e che se voleva conservare un minimo di stima da parte di Liam avrebbe fatto meglio ad andarsene a meno che lui non avesse accettato la sua proposta magari integrandola con quello che lui definiva il suo progetto e allora forse avrebbero potuto finalmente avere una parvenza di vita “normale”, per normale lei intendeva poter fare dei progetti, provare ad avere un bambino, finalmente…anche perché per lei era l’ultima possibiltà.


lunedì 22 dicembre 2014

“Annie” 

Il momento tanto temuto si avvicinava, era il momento della verità, ovvero la vita di Annie avrebbe preso la piega che lei sempre aveva sperato oppure avrebbe virato verso…non sapeva cosa.
A volte si sentiva stanca di sperare, davvero non sapeva più da quale parte stesse la ragione, chi tra lei e LIam aveva ragione?
Lui con la sua razionalità ma sicuramente più vicino alla realtà, oppure lei che continuava a sperare di avere quello per cui aveva lottato senza però, bisogna riconoscerlo avere le possibilità per realizzarlo.

Razionalità o Incoscienza?




domenica 21 dicembre 2014

CAMMINO.

Il nostro cammino è segnato?
Oppure noi possiamo fare qualcosa per cambiarlo?
Mi sono già fatta questa domanda.
Vi ho già fatto questa domanda.
Purtroppo la risposta, non la conosco;
so per certo che alcune scelte vanno fatte con il cuore e non c’è nessun’altra ragione;
è pur vero che molte volte le scelte fatte con il cuore sono quelle che determinano gran parte della nostra vita e come si sa spesso Cuore e Ragione non coincidono.



SI SA, SI SA ma quando tocca a te far coincidere Cuore e Ragione è dura.

sabato 20 dicembre 2014

VI SIETE MAI SENTITI…


sentire  i sign. fondamentali del verbo si possono ricondurre a questi tre: avvertire una percezione; avvertire una sensazione; provare un sentimento.

Vi siete mai chiesti, a cosa è servita la vostra vita, fin qui?
Quale ne è stato il senso?
Vi siete mai sentiti al posto sbagliato, nel momento sbagliato,
eppure non riuscite ad immaginarvi in nessun altro posto?

venerdì 19 dicembre 2014

SEI PRONTA?

prónto agg. - «posto davanti agli occhi, messo alla portata».

Quando si è veramente pronti?
Quando si è pronti a dire addio.
Ad una parte della tua vita, ad una persona, ad un periodo,
a tutto se la cosa a cui devi dire addio è stata la costante della tua vita.

Quando si è pronti?




…mai.

giovedì 18 dicembre 2014

SENTIRSI VIVI. 

Sentirsi vivi.
Basta poco, avere qualcosa che ci piace da fare.
Sentire di essere in grado di riuscire in qualcosa.
Avere uno scopo, un obbiettivo.



Riuscire a guardare al di là dell’orizzonte e capire che ci può essere un’altra Alba.

lunedì 15 dicembre 2014

COMMEDIANTI.

- Certo che due giorni di prove in più, non guastavano.
-Io faccio la parte del Leone.
-Il Leone non c’è.
-E ce lo mettiamo.
-Quelli i personaggi già sono ventitre…noi siamo quattro, ci mettiamo pure il leone,
andate e' mparateve a parte.
-Ma quello è facile, a me mi viene bene, senti senti Wroh, Wroh, Wroh.
-Certo che due giorni di prove in più, non guastavano.
-'mparateve a parte.
-E 'mparammece a parte.



Quando si dice l’arte di arrangiarsi.

domenica 14 dicembre 2014

LPTM
14-10-2014 – 14-12-2014

Che fortuna aver incontrato una persona in grado di capire l’importanza che può avere per una donna, un taglio in più o in meno.

Grazie.

sabato 13 dicembre 2014

PERSI

Sentirsi persi.
Camminare per strada e avere la consapevolezza che si è soli.

Capire che i tuoi sogni, le tue aspettative, le tue vittorie, le tue sconfitte, fanno parte solo di te, non c’è nessuno a cui gliene freghi qualcosa, perché se c’è stato e allora tutto ti sembrava possibile ora semplicemente non c’è più.


venerdì 12 dicembre 2014

IN - Canto di Natale



Ci sono molte cose, credo, che possono avermi fatto del bene senza che io ne abbia ricevuto profitto e Natale è una di queste…un periodo di gentilezza, di perdono, di carità, di gioia…nel quale uomini e donne sembrano concordi nello schiudere liberamente i cuori serrati e nel pensare alla gente che è al di sotto di loro come se si trattasse realmente di compagni nel viaggio verso la tomba, e non di un’altra razza di creature in viaggio verso altre mete.
Canto di Natale, Charles Dickens


Dove Scrooge diventa una donna recitato da dieci splendidi bambini un solo atto.
Adattameto e Regia Carmela Hauber 22-12-2012

giovedì 11 dicembre 2014

AMORE

Cary Grant e Ingrid Bergman in Notorius, classico esempio della dedizione che dovrebbero dimostrarsi un uomo e una donna...

Quando si amano.

mercoledì 10 dicembre 2014

Donne e…

Come può un uomo lasciare una donna che ha partorito un figlio, a volte anche subendo cesarei, isterectomie, chiusura delle tube, dissanguamenti e mi fermo qui.
O che ha fatto un percorso per avere un figlio, ormoni, visite, operazioni, e poi l’attesa non sempre a buon fine.

Poi mi fermo rifletto e capisco che fino a quando le cose non le vivi sulla propria pelle non le puoi mai capire a pieno.

martedì 9 dicembre 2014

Lei verrà e… Bella d’estate.

La vita ha più fantasia di noi;
Domenica scompare Mango, oggi suo fratello, e nello stesso modo.
E torniamo sempre al punto,

alcune cose possiamo sceglierle, altre sono scritte.

lunedì 8 dicembre 2014

LEI VERRA'

Lei verrà 
ma d’estate 
lei verrà 
perché io aspetto già 
e scenderà 
forse di mattina 
dal fiume che va… 

Per noi avrò 
strane parole 
quelle che non riesco a dire mai 
parole di cui ti vergogni 
ah… ci sarà il sole 
nella stanza in fondo agli occhi tuoi 
amore che non dai più sogni 
amore che non dai…


quante volte mi è stata dedicata questa canzone... ciao, anche a Mango.
“Alberi”

La vita è tutta questione di punti di vista.
Se non si può comprare l’albero ecco un’idea di riciclo;

occorrente:
un grande cartoncino,
rami secchi – si trovano ovunque.
una serie di luci,
tutti rimasugli degli addobbi che trovate,
oppure potete provare con dei piccoli ritagli di stoffa,
oppure ritagliate dei cartoncini colorati in varie forme,
le care e vecchie puntine,

dimenticavo pistola per colla a caldo.

domenica 7 dicembre 2014

“Annie” 

Il suo stato d’animo era un misto tra rabbia e disperazione ripensava al suo percorso e si chiedeva se avesse sbagliato in passato ad essere felice di quello che aveva, gioendo delle piccole cose di ogni giorno ritenendosi una persona fortunata perché aveva una persona a fianco su cui contare, certo sperava sempre che la situazione in qualche modo potesse cambiare aveva dentro di se questa convinzione, un giorno tutti i suoi sacrifici e quelli di Liam sarebbero stati ripagati infatti il suo atteggiamento verso le cose che non  giravano nel verso giusto era sempre positivo, semplicemente lei non ci dava peso, ripetendosi di essere fortunata.
Adesso però si chiedeva se non fosse stata un po’ superficiale ad essere sempre cosi positiva, se non avesse fatto, prima inconsciamente e poi consapevolmente, come fanno gli struzzi, cioè mettere la testa nella sabbia per non vedere i problemi perché hanno paura.
Forse Annie aveva fatto proprio questo, inconsciamente lei aveva paura di affrontare i problemi che sentiva nel profondo ma poi sempre più in superficie, solo perché sapeva che l’avrebbe portata in un'unica direzione:
cambiare strada.
Aveva poi scoperto che questa storia degli struzzi era una leggenda e che in realtà gli struzzi all' occorrenza o se la danno a gambe levate o sanno essere molto coraggiosi.


sabato 6 dicembre 2014

Impariamo dagli animali.



Quando si dice:"un cane aggressivo", impariamo dagli animali, stupidi umani.

venerdì 5 dicembre 2014

TIitina

Era tutt’uocchie
E chelli mmane
Asciutte e bianche,
bianche ‘e chillu biancore d’ ’a magnolia,
che sapevano fa’!

Versi di a una poesia di Eduardo che descrivono la sorella Titina

giovedì 4 dicembre 2014

“Che sarà?”

Quando ti senti nel posto sbagliato ma sembra che non ci siano alternative, che fare?
Che ne sarà di me, continuerò a piangere per il resto della mia vita?
Oppure diventerò una di quelle persone che si induriscono fino a diventare ciniche,
o peggio ancora potrei diventare una persona disponibile con tutti e per questo dimenticherò che non sto vivendo la mia vita?

Ci sarà ancora sole nella mia vita o da adesso in poi sarà solo penombra?

mercoledì 3 dicembre 2014

C’è un tempo per tutte le cose


Un tempo per nascere, un tempo per morire.
Un tempo per piantare, un tempo per sradicare la pianta.
Un tempo per uccidere, un tempo per guarire.
Un tempo per distruggere, un tempo per costruire.

Un tempo per piangere, un tempo per ridere.
Un tempo per gemere, un tempo per ballare.
Un tempo per scagliare pietre, un tempo per raccogliere sassi.
Un tempo per abbracciare, un tempo per separarsi.

Un tempo per cercare, un tempo per perdere.
Un tempo per conservare, un tempo per gettare via.
Un tempo per strappare, un tempo per ricucire.
Un tempo per tacere, un tempo per parlare.

Un tempo per amare, un tempo per odiare.
Un tempo per la guerra, un tempo per la pace.

martedì 2 dicembre 2014

STORIA DI AMICIZIA

Si avvicina Natale: mettiamo in funzione il cervello e il cuore non soltanto la bocca e lo stomaco.





Storia di Amicizia