BEATRICE
E’ questo il bello e il brutto di vivere in provincia, tutti si conoscono,
tutti sparlano di tutti, una volta mia nonna mi diceva che tutti aiutavano
tutti, chissà forse erano altri tempi o erano altre persone? E cosi Beatrice,
rientrando a casa dopo due anni di vita all'estero per una borsa di studio, era
tornata e pazienza se non aveva un padre per il suo bambino, era contenta di
poter tornare nel suo letto e crescere suo figlio in mezzo ai campi come era
cresciuta lei, circondata dall'affetto delle persone che la conoscevano da
bambina, certo all'inizio ne avrebbero sparlato un po’in paese ma alla fine ne
era certa avrebbero tutti voluto bene al suo bambino, Don Luigi lo avrebbe
inserito nell'oratorio, le donne dell’associazione le avrebbero chiesto di partecipare
alle iniziative scolastiche per fa inserire il bambino, tutto sarebbe andato a
posto e ben presto nessuno più le avrebbe chiesto se le mancava la città dove
aveva vissuto per due anni, e se anche qualcuno glielo avesse chiesto
avrebbe risposto, sinceramente no, che non le mancava per niente prendere
lezioni la mattina, studiare il pomeriggio, la sera lavorare e tornare nella
sua stanza senza avere nessuno con cui parlare nella sua lingua, nessuno a cui
dire quanto le mancasse il suo cielo stellato, l’odore dell’erba appena
tagliata e tutto il resto, no la solitudine non le mancava affatto.
Ecco la porta di casa, adesso avrebbe suonato e se sua madre avesse
cominciato a strillare le avrebbe ricordato ciò che le diceva sempre la "sua" di madre,
tutti aiutano tutti.