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domenica 8 ottobre 2017
mercoledì 16 agosto 2017
#ferragosto 2017
Quando si comincia a pensare è finita
un’epoca?
E’ perché si comincia a invecchiare
oppure sono solo riflessioni sul tempo che va?
Se poteste rivivere un ferragosto
passato, quale scegliereste?
Quello dei panini in spiaggia, del
pane olio, sale e pomodoro, quello dove non esistevano altro che i baci, quello
dove pensavi quando arriva ferragosto sono a metà della vacanza, quello dove
immaginavate un futuro, quello dove avete concretizzato il vostro futuro o
quello dove avete concretizzato che non avreste mai realizzato quello che
avevate immaginato?
Brutte domande?
Allora vi chiedo, immaginando un
ferragosto futuro, come pensate che sarà?
Sotto una pioggia torrenziale, perché
ormai il caldo dura fino al 10 Agosto?
Ferragosto abolito, ormai è una
ricorrenza che non si usa più sostituita a gran voce dalla notte al centro
commerciale?
Si è tornati al panino, perché
diciamolo il sushi in spiaggia al ristorante ha mietuto ormai troppe vittime.
Ferragosto? Boh!
Si, forse significa proprio no che
stai invecchiando ma che certamente hai già vissuto molti ferragosto!
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fetolla |
domenica 6 agosto 2017
giovedì 20 luglio 2017
domenica 25 giugno 2017
Nella notte di San Giovanni...
C'è l'usanza di mettere una chiara d'uovo in una bottiglia di vetro piena di acqua, si posiziona il tutto fuori il davanzale della finestra appunto nella notte tra il 23 e il 24 giugno, il mattino seguente si interpreta il risultato, ci può essere una vela, una barca, un uovo, delle torri in ogni caso c'è un interpretazione, per l'uovo si diventerà mamma, per la vela si va incontro a un viaggio, cosi come per la barca, le torri bisogna cambiar casa se si trovano tante bollicine in superficie si prospetta il matrimonio...antiche usanze o semplice reazione della chiara d'uovo nell'acqua?
C'è l'usanza di mettere una chiara d'uovo in una bottiglia di vetro piena di acqua, si posiziona il tutto fuori il davanzale della finestra appunto nella notte tra il 23 e il 24 giugno, il mattino seguente si interpreta il risultato, ci può essere una vela, una barca, un uovo, delle torri in ogni caso c'è un interpretazione, per l'uovo si diventerà mamma, per la vela si va incontro a un viaggio, cosi come per la barca, le torri bisogna cambiar casa se si trovano tante bollicine in superficie si prospetta il matrimonio...antiche usanze o semplice reazione della chiara d'uovo nell'acqua?
A voi cosa sembra?
domenica 11 giugno 2017
giovedì 18 maggio 2017
BEATRICE
E’ questo il bello e il brutto di vivere in provincia, tutti si conoscono,
tutti sparlano di tutti, una volta mia nonna mi diceva che tutti aiutavano
tutti, chissà forse erano altri tempi o erano altre persone? E cosi Beatrice,
rientrando a casa dopo due anni di vita all'estero per una borsa di studio, era
tornata e pazienza se non aveva un padre per il suo bambino, era contenta di
poter tornare nel suo letto e crescere suo figlio in mezzo ai campi come era
cresciuta lei, circondata dall'affetto delle persone che la conoscevano da
bambina, certo all'inizio ne avrebbero sparlato un po’in paese ma alla fine ne
era certa avrebbero tutti voluto bene al suo bambino, Don Luigi lo avrebbe
inserito nell'oratorio, le donne dell’associazione le avrebbero chiesto di partecipare
alle iniziative scolastiche per fa inserire il bambino, tutto sarebbe andato a
posto e ben presto nessuno più le avrebbe chiesto se le mancava la città dove
aveva vissuto per due anni, e se anche qualcuno glielo avesse chiesto
avrebbe risposto, sinceramente no, che non le mancava per niente prendere
lezioni la mattina, studiare il pomeriggio, la sera lavorare e tornare nella
sua stanza senza avere nessuno con cui parlare nella sua lingua, nessuno a cui
dire quanto le mancasse il suo cielo stellato, l’odore dell’erba appena
tagliata e tutto il resto, no la solitudine non le mancava affatto.
Ecco la porta di casa, adesso avrebbe suonato e se sua madre avesse
cominciato a strillare le avrebbe ricordato ciò che le diceva sempre la "sua" di madre,
tutti aiutano tutti.
giovedì 30 marzo 2017
Premonizioni...
![]() |
Foto da pinterest.it |
La premonizione in termini generali indica una sensazione nella quale l'individuo sembra percepire informazioni su eventi futuri prima che accadano; accadano; nell'ambito del parapsicologia si indica come premonizione l'ipotetico potere paranormale che permetterebbe alle persone di vedere il futuro o ciò che accade in altri luoghi, sotto forma di sogni e/o visioni e assume il nome di chiaroveggenza.
da Wikipedia
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mercoledì 8 marzo 2017
DONNE
Ti ho vista china sulla tua macchina per cucire
ma sempre sorridente.
Ti ho vista stanca piegata sul tuo lavoro a maglia
ma pronta a raccontare una favola.
Ti ho vista sofferente in un letto
ma preoccupata che nessuno fosse senza sedia.
Ti ho vista bambina,
adolescente,
donna.
Sei tu, sono io, siamo noi,
Donne.
Dovunque
Onnipresenti
Naturali
Natie
Ottimiste.
aut. Carmela Hauber
Ti ho vista china sulla tua macchina per cucire
ma sempre sorridente.
Ti ho vista stanca piegata sul tuo lavoro a maglia
ma pronta a raccontare una favola.
Ti ho vista sofferente in un letto
ma preoccupata che nessuno fosse senza sedia.
Ti ho vista bambina,
adolescente,
donna.
Sei tu, sono io, siamo noi,
Donne.
Dovunque
Onnipresenti
Naturali
Natie
Ottimiste.
aut. Carmela Hauber
giovedì 2 marzo 2017
sabato 11 febbraio 2017
domenica 5 febbraio 2017
"The Sheltering Sky"
Ecco ciò che tutti dovremmo pensare, mentre la vita scorre ma senza lasciarsi trascinare.
"Poiché non sappiamo quando moriremo si è portati a credere che la vita sia un pozzo inesauribile, però tutto accade solo un certo numero di volte, un numero minimo di volte. Quante volte vi ricorderete di un certo pomeriggio della vostra infanzia, un pomeriggio che è così profondamente parte di voi che senza neanche riuscireste a concepire la vostra vita? Forse altre quattro o cinque volte, forse nemmeno. Quante altre volte guarderete levarsi la luna? Forse venti. Eppure tutto sembra senza limite".
dal romanzo "The Sheltering Sky" da cui fu tratto il film "Il tè nel deserto" di Bernardo Bertolucci
Ecco ciò che tutti dovremmo pensare, mentre la vita scorre ma senza lasciarsi trascinare.
"Poiché non sappiamo quando moriremo si è portati a credere che la vita sia un pozzo inesauribile, però tutto accade solo un certo numero di volte, un numero minimo di volte. Quante volte vi ricorderete di un certo pomeriggio della vostra infanzia, un pomeriggio che è così profondamente parte di voi che senza neanche riuscireste a concepire la vostra vita? Forse altre quattro o cinque volte, forse nemmeno. Quante altre volte guarderete levarsi la luna? Forse venti. Eppure tutto sembra senza limite".
dal romanzo "The Sheltering Sky" da cui fu tratto il film "Il tè nel deserto" di Bernardo Bertolucci
venerdì 27 gennaio 2017
Giornata della Memoria 27/01/2017
Vi siete mai chiesti come reagireste
ad una situazione di vero pericolo per voi stessi?
Riformulo.
Se fosse vissuti negli anni della
seconda guerra mondiale, e vi foste accorti che in cantina si nascondeva una
persona o una famiglia ebrea, cosa avreste fatto?
Li avreste denunciati?
Naturalmente la maggior parte di voi
risponderebbe: assolutamente no!
Allora riformulo ancora?
Siete ancora sicuri che se aveste
dovuto scegliere tra la vostra incolumità e la loro siete ancora sicuri che non
li avreste denunciati, pur sapendo che denunciandoli li mandereste a morte
certa?
Una volta avrei risposto ancora:
assolutamente no!
E’ venuto un tempo che avrei detto
non so se ne avrei la forza, oggi rispondo onestamente, non lo so!
E mi vergogno!
L’essere umano può, per istinto di
sopravvivenza, passare su qualsiasi cosa chiaramente dipende da caso a caso ma
tutti hanno un limite, superato il quale ogni cosa può sembrare lecita pur di
salvare se stessi.
Oppure si sceglie di non andare
contro i propri principi anche se si mette a repentaglio la propria vita.
Il mio non lo so, deriva dal fatto di
sapere, che non puoi avere la certezza di come reagiresti fino a quando non ti
ci ritrovi dentro.
Pensate di no?
Allora provate a osservare le vostre
reazioni, quando di fianco a voi c’è una persona di colore o di altra
nazionalità, un profugo e via dicendo... se vi trovaste di anche voi in fila
per salire su un treno merci destinato non si sa bene dove e avendo coscienza
di quanto successo dal 40 al 45 aveste la possibilità di non salire su quel
treno se denunciate il vostro vicino di fila, voi cosa fareste?
Io rispondo onestamente non lo so ma
mi piace pensare che la bambina che ero, quella che sceglieva sempre il posto
vicino al bambino che nessuno avvicinava, quella che non si faceva intimidire e
andava a chiedere la palla caduta nel balcone alla signora che ci viveva che
tutti definivano pazza, (un po’ svitata lo era ma io credevo solo che volesse
parlare con qualcuno) venisse fuori e scegliesse di non denunciare ma dividere
il destino comune aiutandosi il più possibile l’un l’altro.
Foto deliapress.it |
domenica 1 gennaio 2017
Eh si!
La domanda se pur futile mi attanaglia?
Quelle e quelli cha l'ultimo giorno dell'anno ammiccano alle telecamere facendoci credere che stiano ballando ma da dove saltano fuori? E soprattutto quando questo episodio che sembra divertente ma è inquietante termina questi signorini e signorine che fanno per vivere?
Lo so, lo so che le problematiche bella vita sono altre ma fra ancheggiamenti, lenticchie che proprio non vanno giù e il resto meglio porsi questi interrogativi che altri più profondi ai quali, tra l'altro non sapresti rispondere.
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