Ponte di Ognissanti,
Commemorazione dei Defunti, Festa di Halloween…Brr!
Spiegazione:
I giorni che vanno da fine
Ottobre a l’inizio di Novembre è comunemente conosciuto come il “Ponte di
Ognissanti”, in alcune regioni è più noto come “Ponte dei Morti”, non per
mancare di rispetto ai Santi che trovano spazio durante tutto l’arco dell’anno
tranne alcuni che fanno riferimento solo a questo giorno ma solo per ricordare
quelli che non ci sono più in quel giorno prestabilito, anche questa
espressione fa un po’ rabbrividire ma non andiamo troppo in profondità.
Il “Ponte dei Morti” è un’espressione
poco felice ma di gergo comune nella maggior parte delle persone, chi ha un po’
di attenzione alla forma la definisce commemorazione dei defunti che mi sembra
più delicato; tutto questo fino a una quindicina di anni fa quando ha
cominciato a fare capolino nelle nostre tradizioni la “Festa di Halloween”,
importazione Americana.
Osservazione:
Il mio è un semplice
osservare e non giudicare ma sembra che negli anni l’equilibrio che dovrebbe
esserci tra tradizione e apertura ad altre culture sia alquanto sbilanciato,
anche in questo caso sta a noi fare in modo che l’equilibrio non cessi
d’esistere per diventare una ricorrenza a senso unico.
Detto questo, tanto per
sottolineare che ogni proverbio ha il suo perché è cioè: “ogni mondo è paese”
permettetemi una similitudine; secondo me, il nostro ponte di Ognissanti, o
Commemorazione dei Defunti è simile alla Festa del Ringraziamento degli
Americani non nel senso di cui abbiamo parlato fino ad ora perché in tal senso
non hanno niente in comune ma per un altro aspetto.
Entrambe le ricorrenze sono
in anticipo rispetto al Natale, altra Festa sulla quale si potrebbero scrivere
dei libri in quanto a ipocrisia e false motivazioni sull'incontrarsi.
Su questo aspetto gli
Americani ci montano film, serie Tv e altro io queste due feste le chiamerei “la
prova generale”, chi frequenta o ha frequentato il Teatro sa che se una prova
generale va male “la Prima” sarà un successo (in verità non è sempre cosi ce lo
si dice per non ammettere che il lavoro svolto non è proprio un granché) in
Italia, durante questo ponte, in America durante il “Ringraziamento” si sonda
il terreno sulle dinamiche che funzionano, su conflitti sopiti che puntualmente
se c’è una situazione di stress vengono fuori in alcuni casi su voci grosse,
piatti che volano e nuvole e nuvole di fumo, io credo che la cosa sia ciclica e
appartiene a tutti prima o poi, alzi la mano chi non si è trovato a dover
fronteggiare situazioni simili nella sua vita, almeno una volta?
Soluzioni:
Una possibile soluzione può
essere quella di chiamarsi fuori, cioè non prendere parte alle dinamiche e
osservare le cose da lontano tramite racconti di chi c’era e poi i racconti dei
racconti (quelli sono imperdibili)
Conclusioni:
A questa soluzione avrei da obiettare
qualcosa, benché uno si risparmi notevoli stress e fatiche ma poi se non
partecipi in qualche modo che si fa?
E’ come perdere le puntate
precedenti, alcune sono imperdibili, altre molto meno, e poi signori c’è la
vita “vera” da vivere e quella sì che non è per tutti una festa.
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