venerdì 26 agosto 2016



Quante Volte

Claudio Baglioni



Me ne vado nella notte logorando strade

han lavato il cielo ed ora è ad asciugar sui muri

come quando i miei si vomitavano parole

ed allora mi mandavano a giocare fuori...


Tu non ci sei
tu non sei più con me...



Il mio amico sta dicendo che mi vuole bene

ha bevuto troppo e non ricorda più il mio nome

le finestre occhi spenti stanno già sognando

mulinelli di cartacce e le panchine vuote...



Non avrei voluto essere il primo della classe

non avrei voluto mai portare i primi occhiali

ho paura di specchiarmi dentro una vetrina

e scoprirmi a ridere di me e dei miei pensieri...



Sotto il tacco delle scarpe mezzo consumato

un giornale spiegazzato pieno di pedate

grande prima eccezionale per il film dell'anno

avventura sesso e una valanga di risate...



Quante Volte ti ho pensato

sulla sedia di cucina

Quante Volte ti ho incontrato

nelle cicche che spegnevo

Quante Volte ti ho aspettato

Quante Volte ti ho inseguito

Quante Volte ho chiesto te...



E come gridavo sul cavallo del barbiere

il mio amico si è fermato e sta scalciando un sasso

lui non ha una donna perché ha l'alito cattivo

soffre un po' di tenerezza e parla con se stesso...


Guardo le mie dita gialle sono tanto stanco

di sputare i mozziconi di tutta una vita

giro salto e ballo come un orso ammaestrato

come vorrei fare a pezzi quella luna idiota...


Quante Volte ti ho pregato

mentre mi graffiavi il cuore

Quante Volte ti ho guardato

mentre mi cavavi gli occhi

Quante Volte ti ho cercato

Quante Volte ti ho trovato

Quante Volte ho perso te


Poco più, poco meno – Aldo Nicolaj  

Estratto da http://www.aldonicolaj.com

...Ricordare che cosa?
Ricordare una bambina vestita di bianco, che i genitori portavano la domenica ai giardini…
Una bambina con gli occhi sognanti, che aveva fiducia nel mondo, che amava i fiori, la musica, i colori… che credeva nell'umanità e nei suoi valori… che credeva che tutti si volessero bene e che esistesse un amore universale…
Quella bambina sono stata io? Ricordo di essere stata quella bambina?
Tutte le bambine, erano, sono e saranno ingenue e fiduciose, poi si cresce, si ama, si soffre…
Anch'io mi sarò  innamorata… di un uomo sorridente, dalle mani forti, dagli occhi vivi…
No, non voglio ricordare, sto meglio così, come sono. Niente ricordi. Mi chiamo Giuseppina Ferragatti, cinquantun anni nubile. È così? È così. Giuseppina Ferragatti, nubile, mai sposata. Ho un nome, un cognome, conosco la mia età, la mia vita, di me so tutto. Bisogna, per forza, avere un nome per vivere?
Giuseppina Ferragatti, perché no? Un nome qualsiasi, Giuseppina Ferragatti.
Giuseppina Ferragatti, cosa facevi sull'autostrada?
Guardavo le macchine, le macchine di tutti i colori che correvano sull'asfalto grigio azzurro, con sullo sfondo i campi biondi di grano, macchiettati da papaveri rossi. E le macchie scure degli alberi e il cielo azzurro… l'erba verde…
I colori. I colori. La gioia dei colori.
I colori sono ricordi che non fanno soffrire.
E io non voglio più soffrire.
Ho sofferto troppo. Forse.
Sono stanca, ho sonno, voglio dormire…
Portavo una camicetta verde e una gonna di tessuto jeans. Avevo anche al collo una collana di perline rosse. Non ce l'ho più. L'ho perduta. Peccato. Era una bella collana. Dove sarà andata a finire? Ma ce l'avevo proprio?
Scusi, ha visto una collana di perline rosse?
No, ho visto, una donna, seduta su una seggiolina pieghevole, che aspettava sulla piazzola dell'autostrada.
Aspettava chi?
Non lo so.
Cosa aspettava?
Non lo so.
Forse Giuseppina Ferragatti nubile?
Forse Giuseppina Ferragatti nubile.
O aspettava che la vita passasse e finisse?
Le dica di star serena, allora perché la vita passa e finisce.
Finirà anche la mia.
Finirà anche la sua.
Per lo meno morendo saprò  chi sono, da dove vengo, dove vado.
Lo sapremo tutti.
Ne è sicuro?
Sì.
Mancherà ancora molto?
Chi lo sa!
Lei quanti anni ha?
Cinquanta. Poco più poco meno.
Poco più poco meno, poco più poco meno, poco più poco meno… Al bordo dell'autostrada… seduta su una seggiolina pieghevole… seduta lì, in mezzo ai colori… al giallo… al verde… all'azzurro… al rosso… all'arancione… all'indaco…
I colori sono ricordi che non fanno soffrire…
Ricordi… colori… ricordi… colori…
Ricordi? Che ricordi?
Ricordi… ricordi… ricordi…

mercoledì 17 agosto 2016

Strade battute...

Risultati immagini per sentieri
www.obiettivodigitale.com 

Pare che qualcuno abbia detto che dai trentacinque anni in poi il nostro io cominci a ricercare sempre gli stessi gusti come se la tua strada fosse battuta e ormai fosse quella e solo quella che devi percorrere,da cosa dipenda non si sa forse il nostro inconscio sa meglio di noi cosa è giusto e cosa no...per noi s'intende.


lunedì 1 agosto 2016

Frasi che ti restano nell'anima...

Non ero mai riuscita a capire ma le ammiravo tantissimo, certe persone che riuscivano a ricordare e a citare nell'occasione giusta delle frasi che spiegavano alcune dinamiche della vita, che magari stavano succedendo proprio in quell'istante, certo avevo vent'anni e anche in seguito non è che avessi fatto progressi finché ho capito che per ricordare "certe frasi" di base devi avere una grande sensibilità e le parole le devi vivere sulla tua pelle sillaba dopo sillaba si devono marchiare a fuoco dentro di te e allora le ricorderai, sempre e ti sembreranno vive, le uniche che abbiano un senso e dopo averti marchiato l'anima ti chiederai come facevi a vivere prima di conoscere quelle parole?

"La superficialità m'inquieta ma il profondo mi uccide"  
Alda Merini

"La miseria prende la percentuale dal manicomio"  
Eduardo De Filippo

"Ogni tanto mi chiedo cosa mai stiamo aspettando."  (Silenzio) 
" Che sia troppo tardi, madame"                
 Alessandro Baricco

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